Recensione Blur - 'BLUR'..

BLUR - 'Blur'


“Song 2” è la quintessenza della pop song…la deliziosa e dilatata “Beetlebum” è un micidiale opening che pochi gruppi sono capaci di regalare. Damon Albarn e soci costruiscono un suono ricco, sostanzialmente gassoso e per niente scontato. I fantasmi del glorioso passato brit pop non spaventano ma alimentano un’ infinita ricerca dalle tinte indipendenti e irrazionali. La musica dei Blur si complica ma allo stesso tempo si risolve in ritornelli veloci e potenti.Il cantato semplicemente informale di Albarn rimanda a Ray Davies (kinks) e Jarvis Cocker (pulp) massimi esponenti del brit pop in epoche diverse. Le chitarre diventano più ruvide ed effettate rispetto ai lavori precedenti soprattutto Leisure. L’elemento sorpresa consiste nella fusione tra melodie brit pop ed evoluzioni piene di contorsioni e spigoli della chitarra elettrica di Graham Coxon.Questo apparente contrasto ci regala tracce di profonda sperimentazione e di giocosità pop (“M.O.R.” e “On your own”).La produzione di Stephen Street( The Smiths) aggiunge personalità e originalità al suono del quartetto di Colchester.La seconda parte è leggermente più debole della prima ma ciò non costituisce un vero e proprio difetto.Il disco non possiede riempitivi ed è ben strutturato, l’input colpisce dritto al bersaglio e rappresenta l’apice di tutto il disco (“Beetlebum” e “Song 2”).Altre canzoni degne di alta considerazione sono “Chinese bombs” furiosa punk song e “You’re so great” romantica prova solista di Coxon.UN DISCO CHE RAPPRESENTA UNA SVOLTA.

Voto:9


BLUR - SONG 2

BLUR - BEETLEBUM

BLUR - M.O.R. (Blur, David Bowie, Brian Eno)

BLUR - ON YOUR OWN



by ivantedeschi@hotmail.it

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Negli anni Novanta si afferma un genere musicale che segna una tappa fondamentale nella storia della musica. La parola è stata inclusa nell’Oxford English Dictionary e il fenomeno è stato immortalato in una serie di documentari sul genere.
Non so per quale ragione, ma da un paio di giorni a questa parte, nella mia mente ritornano ritornelli e musiche collocabili in quel genere musicale nato in Gran Bretagna che ha visto affermarsi gruppi come i Blur e gli Oasis… il Britpop... ho imparato ad apprezzare questo ipo di musica dopo il mio viaggio a londra... e non me ne sono più staccata